FENOMENO
Fenomeno!
“Tu si che sei un fenomeno!!
Fortunatamente è passato un pò di tempo” ma ancora mi ricordo cosa mi è capitato un sabato pomeriggio, qualunque…
Vengo subito al nocciolo della questione, in merito al personaggio ce ne sarebbero di aneddoti da raccontare ma questo in particolare lo ricordo con una certa enfasi.
Rispondo alla chiamata sul cellulare:
“Pronto amore, volevo comprarmi delle scarpe oggi, che ne dici, mi accompagni a Pesaro così mi dai qualche consiglio?
Certo.
Ok, allora preparati che passo a prenderti”.
Va bene, ciaooo.
Passa a prendermi, caffettino, bacino e via che si parte…
Arriviamo a “Pesaro, altro caffettino, un freddo cane, era dicembre ed imbacuccati come due abitanti del Polo Nord incominciamo la caccia al tesoro o meglio la ricerca della giusta scarpa per il suo piedino e sopratutto per il suo gusto difficile.
Avanti e indietro per via Branca, osservando le vetrine dei negozi di calzature; belle queste però non mi convincono, uuhhh guarda quelle ehhh ma costano un patrimonio”…
Scusami ma perchè non entriamo e proviamo a chiedere se c’è un modello che ti piace?
Ok, entriamo.
Evviva ha detto si almeno mi posso scaldare un pochino intanto che lui cerca qualcosa di suo gradimento…
Ecco, niente, il calore del negozio è durato poco, ha misurato un paio di scarpe ma non ne era convinto… Siamo nuovamente fuori al freddo… a ‘vascare’ per il corso principale del capoluogo marchigiano.
Finalmente la Sua Signoria ebbe un ripensamento:
“Amore forse hai ragione tu, ritorniamo al tal negozio, ovviamente sito nella parte opposta rispetto a dove ci trovavamo in quel preciso istante, te pareva dissi tra me e me, voglio provarmi quel paio di scarponcini.
Evviva, entriamo, ahh meno male un pò di calore” che bello, incontriamo una commessa che nonostante la stanchezza del saturday afternoon, decise di consigliarci l’acquisto e non di mollarci con il calzascarpe nelle mani.
Vorrei provare quel modello di scarponi.
Che numero porta?
Il 42, rispose il fenomeno.
Li prova, prima il piede destro, poi il piede sinistro, non è convinto… allora inizia ad allacciarli, mezz’ora per farlo le stringhe a suo avviso sono troppo lunghe… per forza sono scarponcini, alti per giunta ti coprono anche il polpaccio, perciò vedi tu…
Inizia la sfilata: come ti calzano? Sono stretti? Ti tocca l’alluce? Si, no, boh… continua imperterrito a guardarsi i piedi e camminare… Speriamo che si decida in fretta, se prima avevo freddo ora mi stanno salendo i caldoni!!!
Un parto, anzi un lunghissimo travaglio!!! In conclusione la scelta è fatta! Questi mi piacciono che ne dici amore?
Siii, ti stanno bene. “Nella mia testa un solo pensiero: voglio tornare a casa, quante pugnette per un paio di scarpe!
Adesso arriva il bello, il ‘genio’ si avvia verso la cassa felice della decisione”, con la faccia da culo che solo lui poteva avere, particolare che già in diverse occasioni avevo notato, esclama:
Amore mio ti piacciono?
Ancora me lo stai chiedendo? Certo mi piacciono e ti stanno bene risposi.
Amore, amore mio allora me le paghi tu?
In un nano secondo io e l’addetta alla cassa ci siamo guardate, sbigottite, basite, ma ci siamo capite al volo.
Mi girai verso di lui e gli dissi:
“Amore, amore mio stammi bene a sentire, alla ‘veneranda’ età di 50 anni ancora trovo chi mi scopa per piacere e non per soldi… e fidati che sono in tanti”.
Vai a fare in c…o te e le tue scarpe.
Ci fu una risata ed una strizzata d’occhio tra me e la cassiera; uscii immediatamente dal negozio lasciandolo solo a pagare, a quel punto di sicuro non poteva più tirarsi indietro…
Lo aspettai di fuori, immaginate le infamate che sono uscite dalla mia bocca…
Tu non hai gusti difficili…
“Tu sei solo un coglione!!! Un grande coglione!!!
Mai stata più felice di prendere un treno per ritornare a casa”.