RESPIRO

“Partire, andare, tornare, ritornare, disfare, fare…
Non ce la faccio più, non ce la facevo più…
Non respiro, inspiro, sospiro…
Mi manca l’aria, mi sento soffocare, annegare nei pensieri.
Penso, ripenso, prendo fiato.
Apnea!!!
Cercare di respirare quando tutto ti va stretto, talmente compresso da farti sentire in gabbia!
La mia anima-animale sta morendo dietro queste sbarre, al suo interno l’aria si sta rapidamente consumando, il suo odore sa di monotonia monocromatica, una feroce assassina per la mia mente.”
Inutile aprire la finestra, l’aria non cambierebbe, è troppo densa, pesante e soffocante.
Devo fare qualcosa… Ma cosa??
“Allora di nuovo torno, di nuovo riparto, di nuovo provo a respirare, forse di nuovo, potrebbe circolare un pò d’aria.
Torno a respirare, torno a sopravvivere, fino ad un nuovo ritorno.
Ecco cosa potrei fare, devo ricordarmi di lasciare sempre un pò di spazio per l’aria nella valigia… Il mio antidoto, il mio back to life.
Ritorno a non respirare più, giù, sempre più giù, nell’abisso dei miei polmoni per poi risalire e tornare nella prigione, in uno spazio senza tempo…
Un tempo senza fine…
Oggi ho bisogno di tutto l’ossigeno del mondo e poi non basterebbe…
Il peso che porto sul cuore, si è trasferito nei miei polmoni così bisognosi di respirare…”