AMICI SI, AMICI NO
… Allora ci si vede domani?
Certo a che ora?
Facciamo verso le 12.30/13.00, così arriva anche Marco.
Lu, se vuoi vengo giù prima così ti do una mano.
No Ombri non ti preoccupare ci penso io.
Ok a domani.
La mattina seguente avendo diverse cose da fare, volevo sapere se per caso serviva qualcosa , capita spesso quando organizzi un pranzo tra amici che, all’ultimo momento ti rendi conto che manca qualcosina, quindi decido di chiamare Luca.
Pronto?
Lu ti manca qualcosa, sto facendo dei giri e posso passare al supermercato…
No Ombri, anzi si, mi prendi la rucola, il pane, il pane grattuggiato e l’insalata?
Ok.
Ombri mi raccomando l’insalata verde non quella mista.
Ok capo, altro?
No, no.
Ascolta Lu per caso riesci a passare a prendermi, sono a piedi ed arrivare a casa tua è un pò lunga e mi manca il fiato, questo Long Covid non finisce mai!!!
Ahh ma Ombri devo preparare il focone, non posso allontanarmi dalla gradella!!!
Ok a dopo.
Uuhhhm dalla risposta avevo già intuito che non era giornata…
Comunque sbrigo le commissioni sia le mie che quelle per Luca, con calma e fiato mi dirigo verso casa sua a Gabicce Monte, occhio e croce mi devo fare circa due chilometri, vabbè almeno non piove è una bella giornata, freddina ma con il sole.
Arrivo a casa di Luca e, neanche a farlo apposta in contemporanea con Marco che arrivava da Pesaro, subito partiamo in quarta prendendoci in giro con le nostre battute, come facciamo solitamente, vuoi che tralascio il fatto che non mi è passato a prendere??
No ovviamente, dico la mia battuta e Marco ci butta sopra un carico da novanta, si ride ed apparentemente tutto bene.
Ci avviciniamo alla tavola, Marco stappa una bottiglia di vino, Luca comincia a condire il pesce per poi metterlo sulla griglia, ad un certo punto quasi freneticamente comincia a ripetere: sedetevi e cominciate a mangiare, dai su!!!
Io e Marco ci guardiamo un pò attoniti e diciamo a Luca di fare con calma che l’avremmo aspettato per mangiare insieme, tanto avevamo tutto il tempo del mondo.
Luca replicò: mangiate, mangiate io devo cuocere!!!
Ad un certo punto si avvicina alla tavolata, inclina la griglia per far scendere il pesce nella fiamminga e boom!!!
Scoppia la bomba!!!
Inizia prima con lo sguardo incazzoso poi con le parole:
Ma c…o ancora non avete mangiato? Vi ho detto di farlo!! Che c…o aspettate, me?!! E poi tu Ombretta (già non chiamandomi Ombri è tutto un dire) mi hai rotto i c…..i con sta storia del passarmi a prendere!! Siete peggio dei bambini dell’asilo, loro hanno più testa di voi!
Marco ed io sempre più basiti, cerchiamo di accomodare la situazione ma niente, ormai Luca ha sbroccato, è partito per la tangente, a tal punto da sfidare e tirare uno schiaffone a Marco, così senza motivo ovvero solo per il fatto di aver detto con modi gentili di darsi una calmata, che non era il caso e soprattutto non c’era un motivo vero per sclerare così!
Ahhh tu Marco non hai nemmeno portato il dolce!!!
Scusaci Luca se abbiamo portato ciò che ci hai chiesto e non solo, scusa ehhh!!!
“Morale della favola anzi del pranzo Luca a lanciato il cibo da tutte le parti della cucina e ci ha invitato a levarci dalle palle!! Praticamente ci ha sbattuto fuori di casa!!!
Basta avete rotto il c…o, non si fa così, la festa è finita io vado a farmi la doccia!!
Senza battere ciglio, abbiamo preso le nostre cose e a stomaco vuoto ce ne siamo andati…
Sapete cos’è la cosa brutta di tutta questa breve storia triste?
E’ che il signorino Luca è ancora stra convinto di ciò che ha fatto, nessun accenno, nessuna parola nei nostri confronti ed è passato un mese ormai, va là che se c’era anche Jungle, te li tirava due schiaffoni come si deve!
Voi direte: dai ci sta a volte si fa discussione tra amici.”
Certo, certo.
Ma l’amicizia dev’essere da ambo le parti o sbaglio??
“Gli amici si accettano al di là dei pregi e dei difetti.
Invece qui il resoconto è diverso, a Luca non gli si può dire nulla altrimenti se la prende, però lui può farlo con gli altri, a prescindere.
Il Luca non si ricorda però di tutte quelle volte che l’abbiamo sostenuto, incoraggiato e sopportato, si proprio sopportato a volte si rivelava veramente pesante e ripetitivo ma per un amico questo ed altro, ci mancherebbe.
A lui tutto è dovuto…
Lui è quello che ha i problemi, è quello che ha i casini, è quello che ha avuto una separazione, è quello che ha una figlia da mantenere, è quello che ha la giornata storta… Benvenuto nel club chiamato vita quotidiana!
Mentre gli altri no, gli altri hanno problemi ma non come i suoi… Mi fai ridere… ”
Qui non si tratta di chi è meglio o peggio ma si tratta di esserci l’uno per l’altro, rispettarsi, la giornata di sclero succede a tutti ma non ci si comporta in questa maniera.
“Buttare via il cibo, ne vogliamo parlare!!! Ma stiamo scherzando??!!!
E’ una cosa che non sopporto, veramente mi dà fastidio ed mi fa incaz…e senza esagerare ritengo che sia un brutto gesto, disprezzo allo stato puro, uno schiaffo alla povertà.
Che cos’hai nella testa, i criceti???
Per me facevi più bella figura dicendo ragazzi rimandiamo non me la sento è un periodo così… Di sicuro avremmo compreso, evitando tutto questo casino, malumore, brutte parole …
Le parole feriscono peggio di uno schiaffo…
Cerca di rimetterti un attimino in sesto, fatti ogni tanto un esame di coscienza, sono sicura che non ti farà male, altrimenti caro Luca presto ti ritroverai solo e credimi gli amici nella vita sono un valore aggiunto, sono rari da trovare e vanno tenuti stretti, non a caso si dice che chi trova un amico trova un tesoro!
At salùt!!”