ORGANIZZATI
Dai, dai, che con un pò di impegno ce la puoi fare. Forse…
Sarà anche colpa della mia deformazione professionale, ho fatto la barista per tanti anni di conseguenza non posso fare a meno di notare certe cose e di formulare questo pensiero.
“Ma vi sembra normale che per andare al bar a fare colazione bisogna prenotare la brioche? La pasta come la chiamano in Romagna.
Se io non mi ricordo di dire alla barista di tenermi da parte una pasta, ehh niente, mi attacco al tram!
Non solo bisogna accontentarsi di quel che c’è e, ciò che mi faccio riservare è una brioche vuota, senza nessuna farcitura al suo interno non parlo di chissà quale prelibatezza culinaria, oppure cambi bar.
Nessuna però delle due ipotesi è entusiasmante anche perchè se non ti svegli prestissimo alla mattina, rischi di trovare poco e niente.
Dimenticavo: orario max entro le 9 a.m. per poter trovare una brioche altrimenti ciao ciao, peggio che correre all’apertura di un negozio per il black friday!!”
Alloraaa, ti costa così tanto ordinare qualche brioches in più?
“Per caso dobbiamo portarci i biscotti da casa? Basta saperlo!
Figaro ma un pò di organizzazione? Un pò di savoir-faire?”
Siamo arrivati al weekend di Pasqua e come ogni benedetto anno, fortunatamente, si riparte a spizzichi e bocconi e ci si avvia verso la stagione estiva, ciò significa che nei fine settimana e nei mesi a venire ci sarà più gente.
Quindi?
Quindi niente, non lo vuole capire…
Stamattina mentre stavo facendo colazione, sono entrate al bar tre persone una dopo l’altra e tutte hanno avuto la stessa espressione guardando la vetrina espositiva, hanno formulato la stessa domanda e alla fine sono uscite.
Buongiorno vorrei un caffè, le paste sono finite?
Sapete cos’è che mi fa più arrabbiare di questa situazione?
Il fatto che alla base di tutto questo, da parte del titolare c’è una grossa lamentela sulla situazione lavorativa, sulla crisi, sul lockdown etc etc, ma il bello sta che non fa proprio nulla per migliorare!
O ci sei o ci fai!!
Le cose sono due per me, la principale che non te ne frega una beata cippa della tua attività, in seguito hai un bilico di ‘scaia’ ovvero voglia di fare pari a zero,altrimenti non si spiega.
“Spalle coperte?
Nel senso che non hai problemi economici (beato te, di sti tempi) quindi ti accontenti di quello che trovi nel cassetto a fine serata? Se i clienti sono contenti o no che si arrangino, tanto ci sono altri bar…
A questo punto però non riesco a capire perchè spacchi gli zebedei quasi tutti i giorni, con la menata della crisi…
Una domanda mi sorge spontanea:
Chissà come mai in Romagna c’è stato un calo di affluenza turistica?
Colpa della crisi, colpa delle tasse, colpa delle location estere,colpa di Pinco Pallino? Bahhhh… Mahhh…
Io se fossi in te una domanda me la farei.”
Quasi quasi ti consiglierei a questo punto di cambiare lavoro, puoi sempre dare in gestione l’attività e dedicarti a quello che più ti piace, ahh già forse ami non fare un cazzen che, non ci serebbe nulla di male anzi ripeto fortunato te…
“Comunque ho preso una decisione, cambio bar e vado alla ricerca della brioche perduta, magari non avrò bisogno di ‘riservatezza’, per me il fatto di dover prenotare la colazione è inconcepibile e stressante per non parlare del fatto che se per qualche motivo non passo dal locale, mi sento in dovere di avvisare così il ‘dolcino’ può essere messo in vendita.
Cavolo mi servirebbe un’agenda dove annotare l’appuntamento breakfast, ahahahah!
Follia!
Ok!
Si cambia!
Grazie alla barista per la gentilezza ma per il resto anche no!!!”