MASCHERINE.

“L’importante è capire chi ti trovi di fronte o al tuo fianco, questo riferimento non è puramente casuale e si tratta delle mie dimissioni date la scorsa settimana, nello specifico parliamo un attimino delle mie colleghe il che è tutto dire e chissà quante situazioni facsimili esistono.”
“Orbene (bella questa parola obsoleta ahahahahh) finchè lavoravo con loro tutto nella norma, ogni giorno regnava a quanto pare e visti i risultati il solito perbenismo di circostanza del cazzen:
Buongiorno ombri, come stai, tutto ok, oggi che caldo, bella la maglietta, oggi c’è tanta gente, mamma mia che palle quella del tavolo nr.5, meno male che tra due ore finisco, sei andata dal parrucchiere, gne gne gne, ci ci ci, ta ta ta, ciao ciao ci vediamo domani, maramao perchè sei morto, buon lavoro e via dicendo… le solite noiosissime ciance, che monotonia!!!”
Poi, poi arriva il giorno delle mie dimissioni ed indovinate un pò?
“A parte una grande nuvola nera di incazzo a mio avviso ingiustificato, il nulla…
Ma bellezze dove sono andate a finire tutte le vostre ciance??
Ahhh già scusate, avete ragione, erano le solite parole, frasi usate in una determinata situazione, ehhh già io sono una condizione in un contesto lavorativo e non una persona!
Scusatemi tanto se mi sentivo tale!!!”
“Vabbè bastava un semplice ciao niente di più invece come al solito e da brave leccapiedi avete voluto esagerare con il vostro cianciare ma alla fine vi siete rivelate per quello che siete, orgogliose nell’escludere una persona che si è licenziata, come se avessi commesso uno dei sette capitali mortali, accipicchia!!!!”
Ci fosse stata almeno una tra di voi che si sia degnata di inviare un messaggio, fare una telefonata per sapere il perchè della mia decisione, per sapere come stavo, una parola o un semplice saluto, io l’ho fatto con qualcuna di voi e non è un rinfacciare, nemmeno per mostrarmi carina ai vostri occhi oppure essere l’amica del cuore ma soltanto perchè avevo piacere di sapere se stavate bene, tutto qui.
“Sappiate una cosa però che non è colpa mia se avete qualche problema in ambito lavorativo, se continuate a lamentarvi ma di gongolate nella solita situazione, io giusto o sbagliato che sia ho affrontato il problema con i miei titolari senza lamentarmi, senza nascondermi dietro falsi sorrisi, false accondiscendenze o peggio ancora perseverare in una situazione che non reggevo più… potrei (il condizionale è d’obbligo) essere un esempio da seguire, bisogna avere le palle ed assumersi le proprie responsabilità , se e ripeto se si vuole cambiare, altrimenti avanti così ma non rosicate per le decisioni altri, fatevi un favore!!”
Beh alla fine sapete cosa vi dico:
“Ma sti c…i, va benissimo così, io sono in pace con me stessa, qualsiasi cosa che ho fatto nei vostri confronti anche quando ci sono state delle piccole incompressioni era in totale sincerità non per tornaconto.
Vero è anche che prima di incontrarci come colleghe non ci si conosceva e a prescindere ognuna di noi proseguirà il proprio cammino ma la mia soddisfazione nel vedervi realmente per quello che siete, finalmente senza maschere, supera alla grande queste piccole mancanze di educazione se così le vogliamo chiamare, nei miei confronti.”
“Nella vita ho imparato a mie spese che, non devo quasi mai mostrare alle persone le mie debolezze, ad esempio l’essere amica per me è un’arma a doppio taglio, mi rivelo solo nel momento in cui comprendo con chi ho a che fare, di chi posso fidarmi e credetemi sono davvero in pochi, altrimenti nada de nada.
Care le mie mascherine meglio sola che male accompagnata, avete pure avuto la spavalderia di affermare che al giorno d’oggi i rapporti umani sono andati a quel paese, ma mettervi un attimino davanti allo specchio??? No???!!!
Per mia fortuna eravate dinanzi a me, ora siete dietro perciò kiss my ass!!”