RESPIRO
Partire, andare, tornare, ritornare, disfare, fare…
Non ce la faccio più, non ce la facevo più…
Non respiro, inspiro, sospiro…
Mi manca l’aria, mi sento soffocare, annegare nei pensieri.
Penso, ripenso, prendo fiato.
Apnea!
“Cercare di respirare quando tutto ti va stretto, così stretto da farti sentire in una gabbia”.
“La mia anima-animale sta morendo dietro queste sbarre, al suo interno l’aria si sta lentamente consumando,
il suo odore sa di monotonia monocromatica, una feroce assassina per la mia mente”.
Inutile aprire la gabbia, l’aria non cambia.
Devo fare qualcosa…
“Allora di nuovo torno, di nuovo riparto, di nuovo respiro, di nuovo circola aria nella gabbia.
Torno a respirare, torno a sopravvivere fino ad un nuovo ritorno.
Devo ricordarmi di lasciare sempre un po’ di spazio nella valigia per l’aria… il mio antidoto”, il mio back to life.
Ritorno a non respirare, giù, sempre più giù nell’abisso dei miei polmoni per poi risalire e tornare nella gabbia,
in uno spazio senza tempo… un tempo senza fine…