ALESSANDRO CIACCI Lessico stiloso.
Scordatevi qualsiasi forma di inglesismo, francesismo, parola o locuzione importati in lingua originale ed adattati in un’altra lingua, dimenticatevi anche di tutte le pseudo abbreviazioni gergali da internet, sui generis di: xoxo, bro, tt, xkè, fan, btw, tvbb, lol e via dicendo… con lui si ritorna all’origine, e non è solmente un questione di essere boomer che per i govani significa fare cose da vecchi ma piuttosto il conservare la lingua italiana.
Alessandro Ciacci classe 1989, riminese d’origine, dal linguaggio ricercato.
Il suo modo di cianciare è elegante, educato, raffinato, lucido, nitido ma soprattutto naturale, come dovrebbe essere per ognuno di noi (me compresa) che, persi nel bailamme web, catturati dalla rete delle reti, a volte fatichiamo a ricordare la bellezza del nostro idioma gentil sonante e puro come citava l’Alfieri.
Bambino introverso, timido, i suoi migliori amici erano i libri, compagni d’avventura che, a sua insaputa, gli avrebbero reso giustizia negli anni a venire.
Alessandro, intellettuale dalla parlantina accurata, si avvicina con estrema facilità al mondo della teatralità, nell’anno 2003 frequentando la prima liceo scientifico sceglie di frequentare laboratori di teatro, corsi di formazione cinematografica e televisiva, un percorso di arte/terapia quinquennale che lo ha cambiato in modo positivo ed esponenziale, inoltre negli anni accademici bolognesi, più studiava drammaturgia, più emergeva la sua ironia, la sua comicità, il suo humor inglese.
La sua passione incalza giorno dopo giorno, un biennio di formazione come attore di prosa, nel 2014 muove i primi passi debuttando con lo spettacolo interamente scritto da lui ‘The gag is on the table’, una serie di vertiginose battute comico-surreali ispirate da Monty Python, Woody Allen; lavora in diverse compagnie come attore e regista, istituisce una compagnia di spettacolo portando in scena e interpretando ‘Mandragola’ di Macchiavelli, Let’s Swift Again’ dalle opere di J. Swift scrittore irlandese che scrisse ‘I Viaggi di Gulliver’, il tutto condito da musiche e coreografie ad hoc.
La carriera di Alessandro scorre velocemente scrive sketches per altri comici, inizia nel 2016 a comporre i suoi primi monologhi, una fusione di linguaggi non consueti e argomenti trattati in modo inusuale, che porterà sul palco in una serie di stand-up comedy; con i suoi ‘one man show’ dal 2017 calca i palchi delle principali città italiane ed europee tra cui Londra ed Amsterdam. Riconosciuto come tra i talenti comici più originali riceve nell’anno 2022 il Premio Alberto Sordi, inoltre come se non bastasse, fa parte anche del cast artisti del programma targato ‘Comedy Central’, è un comico di Zelig programma televisivo delle reti Mediaset, drammaturgo, regista e docente di Scrittura Creativa Comica presso Mulino di Amleto Teatro a Rimini e molto altro ancora, un palmarès di tutto rispetto.
Autoironico, perfezionista, acuto analizzatore non gli sfugge nulla, a volte quando gli capita di osservare altri colleghi-artisti, con eleganza li scruta attentamente non per scopiazzare a destra e manca anzi, Alessandro è perfettamente dotato di un’assoluta dipendenza artistica e creativa ma per cercare di migliorarsi giorno dopo giorno, difatti ancora non si sente necesariamente un comico…
Assistere ad una sua esibizione è come ritornare trai banchi di scuola dove, con piacere, ascoltavamo la lezione di una materia da noi preferita.
Alessandro Ciacci dopo ogni spettacolo sa lasciarti quel qualcosa in più per arricchire il tuo bagaglio culturale, in forma sottile e sempre con tanta ironia e leggerezza.