DUALITA’ Lorenzo Loreprod Anzini
Dualità ovvero la coesistenza di principi o elementi in contrasto tra di loro, questo è ciò che aleggia nella mente, nel modo di essere, nell’espressione creativa ed artistica di Lorenzo.
La fluidità e la libertà di passare da un estremo all’altro, avere un punto di vista o non averlo per niente oppure essere all’interno di un legame dove tutto è fortemente vincolante ma, se questa ‘catena’ è costruttiva allora si può avere una visione più ampia della parola, legame come libertà…
Lorenzo Anzini in arte Lorenzo Loreprod Anzini, cattolichino, classe ’84, creatura libera un cane sciolto, anticonformista, onesto con sé stesso e rispettoso verso gli altri, amante delle cose semplici che nel mondo odierno risultano spesso le più difficili.
Artista sin da bambino e con le idee ben chiare, era già in grado di disegnare quasi alla perfezione e amava regalare le sue creazioni ai compagni d’asilo, questo non perchè avesse un ego smisurato ma per lui questo gesto in qualche modo significava donare un qualcosa che potesse alleggerirli, fargli spiccare il volo, renderli liberi… e questa sua attitudine innata e spassionata lo accompagnerà sempre, anche ora che è cresciuto, dedica il suo tempo, condividendo la sua passione per l’arte ed arricchendo il suo percorso di vita anche trascorrendo momenti felici presso l’Associazione no profit formata da familiari di persone con sindrome di Down Cuore 21 & Centro 21 di Riccione.
Intraprende gli studi di grafica prima iscrivendosi all’Istituto d’Arte di Riccione poi grafica all’ISIA di Urbino, forte analizzatore, spazia dall’arte in generale al design, alla moda, profondo conoscitore dell’architettura e fan sfegatato delle opere di Michelangelo Merisi ovvero Caravaggio, questo sua curiosità di apprendere lo ha portato ad avere una chiave di lettura molto più ampia del senso della vita e per certi versi anche a smussare, levigare alcuni angoli spigolosi del suo carattere pur mantenendo il suo forte temperamento, possiamo dire una versione plastilinosa dell’Anzini.
A 27 anni grazie ai suoi studi. all’avvicinamento all’esoterismo, all’incontro e sperimentazione con Alex De Pase uno tra i più grandi tatuatori ritrattisti nel mondo, Loreprod mette in atto una rivoluzione, concluderà il lavoro di grafico che svolgeva da due anni ed inizierà la professione di tatuatore nel suo studio Nero di Seppia Tatoo a Cattolica, dove si possono percepire positive ed alte vibrazioni, dove tutto ha una giusta collocazione, dove tutto è indipendenza; un mix di incontro tra conoscenza e il sentire, ama definire i suoi tatuaggi psico-magici, ‘amuleti’ che possono aiutarti e risvegliarti a nuove prospettive.
Lorenzo è noncurante di fermarsi, in continua trasformazione artistica, bazzica sempre tra disegni, colori e forme ma che da diversi anni sfociano nella pittura.
Rappresentativa di tutto ciò che gli accade attorno, interrogandosi su come vive e cosa pensa, un percorso di indagine in primis su sé stesso, le sue rappresentazioni rigorosamente prive di cornice, dal tratto naif, il timbro bambinesco che simboleggia l’assenza di regole, gli aspetti primitivi, segni grezzi non ben definiti, un isterismo iper colorato che non sempre manifesta gioia; un volere da parte dell’artista di lasciare una libera interpretazione, l’arte secondo lui dovrebbe darti la possibilità di non porti nessuna domanda…
Osservarlo, avvicinarsi a lui e chiacchierare con lui, apparentemente a volte, può risultare ostile, un altezzoso muro trasparente difficile da scavalcare, ma se ci soffermiamo sul concetto di indipendenza, del non giudicare, del non confinare, che esprime sia con la parola, sia con l’arte noteremo che questo muro non è mai esistito… Tutto si riconduce alla libertà.
Bisognerebbe fare un pò come Lorenzo, guardare la vita con gli occhi puri e incontaminati di un bambino…
Bisognerebbe come dice lui, frequentare una scuola di ali, dove più si studia, più si impara a volare.