EDDA NEGRI MUSSOLINI La forza in un sorriso.
“Esiste una sostanziale differenza a parer mio tra ridere e sorridere.
Nel primo caso è il rispecchiare un movimento meccanico, un’azione prettamente mentale mentre per il secondo è spontaneità, è il cuore, è l’anima che in qualche modo cerca di manifestarsi…
Difficile è forzare un sorriso mentre malleabile è la risata…
E proprio da questo sorridere che vorrei raccontarvi qualcosa di Lei…”
“Edda Negri Mussolini, forlivese di nascita, discendente della Storia.
L’ho incontrata per un aperitivo grazie ad una cara amica in comune e, la prima cosa che mi è balzata agli occhi è stato il suo naturale sorriso, sincero, mai sfrontato.
Una donna con la D maiuscola, forte e determinata pur mantenendo la sua educata dolcezza, una persona che sa praticare gentilezza, sempre volta al positivo malgrado le avversità quotidiane.
Sin da bambina propensa alla giocosità, fattore importante nella vita di ognuno di noi, tuttora Edda lo ritiene fondamentale per una crescita individuale, il gioco come forma di pensiero, come manualità e come fantasioso carburante per la nostra mente che, con il passare degli anni, riesce persino ed anche in forma ironica a far emergere la nostra luce interiore; non a caso tra le sue esperienze di vita lavorativa Edda è stata una delle animatrici di Topo Gigio…”
Donna di cultura, scrittrice, conduttrice televisiva, collaboratrice in varie redazioni RAI per diversi programmi quali ‘Fatti Vostri’, ‘Uno Mattina’, Geo & Geo; inoltre anche impegnata politicamente essendo stata Sindaco di Gemmano comune dell’entroterra romagnolo.
“Cervello fino, attenta ai minimi particolari forse per questo ama leggere libri di medicina legale, sempre alla ricerca di ciò che nonostante tutto, si sappia distinguere, grande estimatrice dell’Universo femminile, come ben descrive nel suo libro Donna Rachele, la sua adorata nonna, un caposaldo, sebbene fosse la moglie di Benito Mussolini e nonostante l’epoca in cui ha vissuto, sia riuscita con le proprie energie, le emozioni, le gioie ed i dolori ad andare oltre ogni convenzione, oltre a tutto e tutti pur mantenendo il proprio essere, la propria originalità al di fuori di qualsiasi schema.”
“Tale scritto rivolto al passato, dove ancora esistevano pochi ma fondamentali principi, si mostra come un dolce ‘monito’ diretto anche alle giovani donne, un coadiuvante per stimolare la forza interiore, per far emergere la propria libertà nella società odierna che apparentemente può farti sentire tale ma che in realtà ti ‘imprigiona’ in uno disegno dove paradossalmente sentirsi free è essere uguale a tutti; Edda inoltre è fortemente consapevole del suo essere donna, tant’è che ogni volta che le capita di percepire una qualsiasi forma di non ‘sorellanza’ tra il gentil sesso, ne rimane sempre un pò rattristata da tale comportamente che a suo parere porta a non avere senso critico nei confronti delle altre donne.”
“Scrittrice, persona spontanea e leale, senza filtri, ogni volta che ha occasione di presentare un suo libro non sa mai cosa dirà, si affida completamente al suo istinto, sempre diversa, mai scontata, mai banale… solamente un piccolo rito se così lo vogliamo chiamare consiste nel leggere due lettere, una scritta per il suo papà attore e conduttore televisivo Nando Pucci Negri da parte della mamma Anna Maria che purtroppo scomparve prematuramente quando Edda era solo una bimba e l’altra da parte del nonno Benito alla moglie Rachele.
Buni è il suo soprannome ed il suono di questo appellativo fa riecheggiare in me la parola buono…
La bontà prima di manifestarsi con parole, con l’espressività dei gesti, si sprigiona dal nostro cuore, dove tutto ha inizio…”