KĀMA Band Apparente antimonia.

KĀMA Band Apparente antimonia.

KĀMA: unica parola che racchiude in sé diversi significati.
Per citarne alcuni Kama o Kamadeva termine sanscrito che nella religione indiana è il deva (divinità) dell’amore, simboleggia inoltre il piacere, il desiderio, l’ardore erotico, è anche il maggior affluente del Volga oppure un attrezzo agricolo tipico del Giappone e di Okinawa.
Ed è esattamente così anche per i KĀMA, band postpunk cattolichina formatasi nel 2020, gruppo ricco di espressioni sonore che lasciano estensione alla libere interpretazioni, affidandole completamente al singolo stato d’animo di chi li ascolta.
La band è composta da quattro musicisti: Cristoforo Magi (voce/chitarra elettronica), paroliere, tendenzialmente autodidatta nello studio della chitarra e pianoforte, tassidermista come ironicamente si autodefinisce, da qui si denota la sua fine intelligenza, Paolo Maggitti (tastiera/basso) nonchè produttore di sounds che spaziano dal classico all’etno, dal minimale al jazz, la sua passione per la tastiera elettronica deriva da un progresso musicale legato al jazz-rock progressive degli anni ’70, dall’esperienza in Italia e in Germania con la band ‘Fast & Bulbous’,  dalla collaborazione con l’Orchestra Contemporanea di Toni Fidanza pianista e compositore per la realizzazione nel 2016 di un album live, e tra le altre cose Paolo collabora con Grido associazione e centro di ricerca musicale a Roseto degli Abruzzi, Luigi Maggitti (chitarra solista) il più giovane del gruppo, grafico 3D appassionato di musica thrash metal anni ’80, alternative rock e funk, Antonio Donadeo (batterista), polistrumentista, compositore, riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale, inoltre famoso anche per essere stato tournista nella band death metal americana ‘Vital Remains’.
I KĀMA con propri backgrounds musicali differenti confluiti nel punk ma, che si lasciano ritmicamente contaminare da diverse sonorità che vibrano tra l’art-rock, il contemporaneo, il jazz e l’elettronico, punto focale della band è l’introduzione di collaborazioni di musicisti esterni atte a non dare staticità ma bensì fluttuante sinergia musicale, ad esempio la partecipazione di Fabrizio Bosso, celebre trombettista e jazzista per il brano ‘Dream‘ oppure come per il ‘caotico’ finale di fiati jazz stile Coleman (padre del movimento free jazz statunitense) del brano ‘Is this too vague?‘ contenuti con altri sette brani nell’album di esordio ‘Propaganda‘ uscito di recente e distribuito dall’etichetta digitale britannica State51.

I KĀMA  anime viandanti, mistiche… Probabilmente si sono conosciuti in un intreccio di vite precedentemente vissute…
Nulla è come sembra… Ascoltarli equivale a partire per un viaggio con destinazione prestabilita ed arrivare in un luogo completamente sconosciuto, senza tempo e senza spazio ma, che risuona come un vissuto primordiale ed universale, il brano strumentale ‘Kaidara‘ una straordinaria rappresentazione dell’illimitata Luce interiore insita nella nostra anima, raffigura a mio dire come un gesto simbolico iniziatico, un Sentiero Maestro che porta alla vera Conoscenza della realtà, conducendo il nostro flusso fisico, energetico, adamantino e spirituale verso la pura essenza, propria e immutabile.
La loro musica ‘katafisica’ dal greco kata ovvero qualcosa che si scontra, che viaggia per vie ctonie su strade leggendarie che rappresentano una profonda ricerca di svariate nature musicali ottenendo in tal modo musicalità nuove con vere e proprie personalità, inizialmente potrebbe essere paragonata al solito rimpasto di note, invece durante l’ascolto dei brani il loro mood potrebbe trarvi in inganno, portandovi a pensare ad una delle abitudinarie ‘clonazioni’ di altri musicisti ma sorprendentemente al di là di ogni previsione, risulterà ai vostri padiglioni auricolari come un ‘qualcosa’ di mai ascoltato, questa è la loro formula vincente.
I KĀMA riescono a trasmutare le note in musica geniale, questa musica geniale si trasmuta in poesia, questa poesia si trasmuta in consapevolezza, questa consapevolezza si trasmuta in Luce, questa Luce si trasmuta in entità energetica e così di seguito… infinitamente.

… la Luce si accende, il mondo si spegne, le parole escono fluide, distinte, il tono di voce trasmette emozioni dando senso alle frasi che seguono il tuo ritmo…

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