LORENA DE BONIS Pasionaria.
“Pasionaria termine che viene attribuito ad alcune specie di fiori ma che assume un significato particolare quando lo si conferisce ad una donna, difatti la pasonaria è solitamente una figura femminile particolarmente legata in attività politiche o ideologiche.
Nipote di immigrati italiani in Argentina, nativa di Buenos Aires dove risiederà fino all’età di otto anni per poi trasferirsi con tutta la sua familia per un periodo di cinque anni in Basilicata, furono anni problematici, i genitori sempre impegnati nel lavoro, a stento riuscivano a mantenere il ménage familiare, Lorena e le sue due sorelle per forza di cose sono cresciute ‘in solitaria’, purtroppo momenti in cui le difficoltà e le restrittezze economiche regnavano, situazione non certo facile, destabilizante…”
Nel 1996 alla ricerca di un futuro migliore senza mai perdersi d’animo, tramite una conoscenza, decidono di andare a vivere a S. Giovanni in Marignano un piccolo comune romagnolo, con l’intento di trovare un lavoro stagionale al mare, racimolare qualche soldino per poi ritornare in Argentina; fortunatamente per loro nel giro di poco tempo le circostanze migliorano e decidono così di prendere definitivamente residenza in Romagna.
“Con il suo spirito fortemente argentino, fortemente appassionato che tuttora conserva, gli ha permesso di restare a galla, di superare la solitudine, di affrontare frangenti di discriminazione.
Femminista ancor prima di nascere, movimento che con il passare degli anni diventa più inclusivo e da’ modo a Lorena di essere ancora più attivista precisamente una transfemminista queer ovvero persona che ha l’obiettivo di dare voce a sessualità differenti, alle comunità di LGBTIQ, ai generi non conformi, ideologia che non rappresenta solo la lotta delle donne ma anche un totale disaccordo contro ogni forma di ghettizzazione dovuta al genere, all’omolesbotransfobia, alla religione, all’ageismo e molto altro ancora, un ‘mondo’ dove ancora c’è tanto da fare, dove ancora ci sono tanti tabù da sdoganare.”
“La passionalità appellativo che contorna tutta la sua vita, la porterà a laurearsi in Scienze della Comunicazione Pubblicitaria a Pesaro, sin da bambina amava fotografare qualsiasi cosa, cogliere i dettagli che la colpivano o la incuriosivano, unendoli ad un’altra ‘infatuazione’ quella per la musica, forte mezzo di comunicazione, organizzando concerti di musica rock, metal, punk, hard-core in centri sociali e per video musicali, legami che vanno di pari passo, rafforzati anche dal suo rapporto con Gabriele Nastro, ora suo marito, difatti collaborano insieme l’anno scorso (2022), curandone la parte musicale, per la mostra intitolata ‘L’altro mare’, progetto di installazione fotografica pensata per il Mississipi, location che sorge in mare davanti alla riva di Gabicce Mare.
Lorena è una donna concreta, fuori da ogni schema-social, con un fondamentale pensiero autocritico, sa mettersi sempre in discussione con umiltà.”
Uno dei progetti futuri è quello di integrare l’esperienza come tecnico del suono e cimentarsi in collaborazioni di eventi teatrali, tutto sempre con grande passionalità, ciò che la contraddistingue da sempre!!