MILANO NEL CUORE

Mì son de Milan, taac!
Tra i mille pensieri belli o brutti che formulo nell’arco della giornata, è balzato nella mia mente l’essere Milanese.
Ciumbia!
Io sono Milanese, una Milanese con la M maiuscola, pura Meneghina,da generezioni tra l’altro; sono cresciuta a cotoletta & michetta, buoneee!
Mentre ricordavo queste specialità mi sono resa conto che, a parte qualche altro flashback io ho letteralmente perso la mia ‘milanesità’, chi volta el cùu a Milan, il volta al pan!!!
Porcaccia miseria!!!
In questi trent’anni, che non sono comunque pochi, mi sono lasciata prendere dal modo di vivere e per certe volte anche dal pensare, dal ‘sistema’ romagnolo e questo proprio non mi piace, per niente!
Ribadisco sempre, ogni volta che c’è l’occasione, di essere Milanese ma ho perso tutto ciò che riguarda la capitale meneghina, la Milano da bere!
Che rabbia, che malinconia…
Mi manca tantissimo essere un baùscia, tirarsela un pochettino che non significa essere arroganti come in molti ci definiscono, questo non appartiene al vero Milanese ma a chi si spaccia di esserlo, mi manca essere antipatica, un antipatica milanese che ama la riservatezza e sopratutto non sopporta impicciarsi delle faccende altrui, abituata a farsi gli affari suoi e a non attaccare bottone con chiunque solo per curiosità, da noi questa cosa è very cool, si chiama privacy e non freddezza!! Ma nel momento del bisogno ci siamo, eccome se ci siamo!!!
Però devo dire che alcuni ‘trattisomatici’ milanesi per me i più fondamentali li ho mantenuti e si fanno pure sentire, forti e chiari, come ad esempio essere una woman in action, ovvero darmi da fare ovunque mi trovo, essere una Milanese dal cuore in mano, cioè aiutare il prossimo, perchè mi fa stare bene e non per farmi bella agli occhi degli altri, non ci vantiamo di queste cose, le facciamo e basta e vi dirò di più, ci arrabbiamo se per caso dovesse saltare fuori il nostro nome, siamo un pò come i supereroi, mascherati!
Essere una stronza come in tanti mi classificano ma non è vero, dico solamente in faccia ciò che penso, il contrario di essere ipocrita.
Vado sempre di fretta, sclero se c’è un secondo di ritardo e arrivo all’appuntamento almeno dieci minuti prima dell’orario previsto, ehhh noi siamo così, moves!!!
Ho nostalgia del modo di vivere della mia città, la frenesia, i rumori, il caos, le luci, la marea di persone, la metropolitana, i tram, il Duomo simbolo per eccellenza della City, gli aperitivi sui Navigli, i divertimenti, le novità, il confrontarmi con persone di varie etnie e culture, un modo per imparare a convivere nel migliore dei modi e rispettare gli usi e costumi che non ci appartengono.
Ho bisogno di tutto questo per vivere bene, qui per me ormai è diventata una questione di sopravvivenza se così la vogliamo definire… C’è troppa chiusura, soprattutto mentale.
Devo recuperare, devo far riemergere la mia origine ed eccentricità cittadina, sopita da troppo tempo ormai…
Tornerò ad essere una Milanese doc e chissà magari ritornerò da te Milano mia!
Keep calm e dis’cioles Ombretta che fa rima con michetta!!!!