PAINTING Daniela Tonelli

PAINTING Daniela Tonelli

… un giorno sua figlia Valentina disse: mamma mi hai disegnato tante volte sulla tua pancia che sono diventata vera…

Daniela Tonelli, figlia del Dottor Tonelli e di Maria Rosa Filippucci, cattolichina, amante del profumo del mare e del rumore del porto che, a suo dire, ha dei suoni particolari, assonanze che gli ricordano tanto il canto delle sirene.
Stravagante, sensibile, autoironica.
Daniela da sempre appassionata di pittura e scultura (ho la scimmia per l’arte, descrivendosi ironicamente), si iscrive inizialmente alla scuola d’Arte di Oreficeria per poi proseguire all’Accademia di Urbino approfondendo la sua conoscenza per la storia antica e per la pittura, studi che la porteranno ad ottenere importanti riconoscimenti.
Concluso il periodo universitario, si sposa, diventa mamma di Valentina e decide di rallentare un po’ il ritmo per prendere tempo da dedicare a se stessa, tempo per il suo primo amore ovvero l’arte.
Comincia a comporre sempre più opere ed arrivano le mostre, esponendole non solo nella sua Cattolica alla Galleria Comunale Santa Croce e al teatro/cinema Snaporaz ma bensì per la prima volta anche a Bonn con l’installazione ‘Annunciazione’ tra l’altro venduta, raffigurante una bifora divisa in due aperture da un lato un angelo e nell’altro un drappo che rappresenta la Madonna; parteciperà a due prestigiose manifestazioni la Biennale di Pechino e all’Esposizione Internazionale d’Arte alla Biennale di Venezia (anno 2011) con l’installazione ‘Stella’.
Trasferisce la sua ‘fissazione’ per l’antica storia d’Egitto non solo studiandone lo storico, la traduzione dei geroglifici ma anche grazie allo stretto legame con la sua amica egiziana e tramite  un ipnosi regressiva nella quale visualizza di trovarsi sulle rive del fiume Nilo, dopo il ‘risveglio’ creerà un’opera denominata ‘Nefertiti’.
Daniela usa l’arte a suo piacimento in ogni sua forma.
Forte e determinata, sempre sorridente, nemmeno dopo la scoperta di essere affetta da sclerosi multipla riesce ad abbattersi anzi, crea un’altra delle sue singolari opere ‘Sindone/Sindrome’ , un grande telo bianco dove sono state impresse tutte le sue risonanze magnetiche che mostrano il progredire della malattia, devolvendo in beneficenza il ricavato della vendita all’AISM…
Per me ogni cosa accade adesso, il tempo non esiste, è tutto e niente… (cit. Daniela Tonelli)

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